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L'arte della scrittura

28/4/2014

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PlatonePlatone
Scrivere è un’arte preziosa ed antica e, come tutte le arti, ha una sua storia.

Nel lontanissimo 370 a.c. il filosofo Platone scrive un saggio filosofico che intitola “Fedro”: è un dialogo del tutto ipotetico tra i filosofi Socrate e Fedro.


Nel dialogo Socrate parla di Theuth, l’antico dio  inventore egizio, che pieno d’orgoglio mostrava al suo re le sue ultime invenzioni: tra esse, la scrittura. Theuth elogia l’arte della scrittura che potrà, a suo dire, portare gli egizi agli albori di un’era florida e rigogliosa. La scrittura come metodo per rafforzare la memoria e tramandare nel tempo le grandi scoperte di tutti i tempi.

Papiro TheuthTheuth - papiro
Ma il re Thamù non la pensa allo stesso modo, ritenendo la scrittura una forma di presunzione ed arroganza, piuttosto che di saggezza.  Ecco, da qui voglio partire per una mia personale elucubrazione sull’arte dello scrivere oggi.

La scrittura oggi è saggezza o presunzione? Socrate, sempre nel suo Fedro, dice che un libro è come una statua che se interrogata resta muta. È vero?  Come lettrice penso che a volte sia vero, altre no. A volte la scrittura odierna si manifesta come saccente o resta muta dinanzi al lettore; ma altre volte, invece, sa comunicare parole in grado di trasportarci in mondi nuovi, come fossero parole pregne di magia. Questo, dunque, deve fare uno scrittore: farci sognare, pur restando ancorati alle pagine di un libro.

Io da lettrice ho incontrato spesso scrittori così, di quelli che ti fanno accomodare sul vagone della fantasia per scarrozzarti per il mondo insieme ai loro personaggi.

Spero, da scrittrice, di poter fare altrettanto: quello che so per certo è che scrivere è un’arte antica cui si deve rispetto.  E se leggere è come viaggiare in compagnia, scrivere invece è un viaggio solitario, fatto di parole e pensieri che si rincorrono e si stagliano sulla carta come foglie che cadono soffiate dal vento. Catturare quelle parole e creare un dipinto degno di essere amato è poi un compito assai difficile: faticoso, ma al tempo stesso rigenerante. Perché questo fa la buona scrittura, quella non presuntuosa: ti rigenera la mente ed il cuore, portandoti in luoghi nuovi nel soffio del vento. 

E Voi … volete viaggiare insieme a me in questo blog (parte integrante del mio sito) in cui disserterò con voi di scrittura (e non solo), ma anche attraverso i miei libri?

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    Foto Grazia Cioce
    copertina del romanzo di Grazia Cioce Una Mamma
    Ultimo libro: Una Mamma

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